Opere letterarie

Raìshja

Misteriosa, bellissima ed affascinante, Raìshja, una guida turistica mediorientale amante della cultura italiana, viene, suo malgrado, coinvolta nel terzo conflitto mondiale scaturito per la divisione politica ed economica tra l’oriente e l’occidente.
RaìshjaLa sua vita inevitabilmente si intreccia con quelle di un politico, di terroristi attivisti e di un giornalista italiano inviato in Medioriente. La giovane guida s’innamora perdutamente di un uomo sposato residente a Torino. Un amore impossibile il suo, dal quale ne consegue una profonda crisi che, insieme ad altre sofferenze vissute, la farà entrare in un tunnel procurandole una malattia d’origine psicologica: l’anoressia.
Il racconto descrive, talvolta anche in modo ironico ed enfatizzato, i limiti e le debolezze dell’uomo e del nostro tempo.
L’autore, Antonio Ferrero, ha utilizzato il cognome materno firmando l’opera come Antonio Cracas.

“Mi era rimasto un calzettone”

È la storia romanzata di Patrizio Sala, campione d’Italia con il Torino nella stagione 1975/76 ed ex giocatore della Nazionale di calcio ai mondiali d’Argentina del 1978.
Il romanzo ricostruisce la vita del protagonista dai tempi dell’oratorio fino alla fine della sua carriera. Mi era rimasto un calzettoneLe vicende di un ragazzo proveniente dalla campagna lombarda, umile, ingenuo e volenteroso, che a soli vent’anni si è trovato a giocare in serie A nel Torino, diventando campione d’Italia oltre che protagonista nella Nazionale di calcio maggiore.
Attraverso il racconto si rivivono l’emozioni, le curiosità e gli aneddoti del percorso professionale e privato dell’atleta e di alcuni suoi compagni di squadra. Vengono riproposti diversi articoli giornalistici originali dell’epoca, scritti da autorevoli firme del mondo dello sport, come ad esempio Pier Cesare Baretti, Giglio Panza, Giovanni Arpino e l’attuale direttore della testata “LA7 Sport”, Darwin Pastorin.
Il protagonista del racconto ha militato nelle seguenti società di calcio: Torino, Sampdoria, Fiorentina, Pisa, Cesena e Parma. Attualmente gestisce una scuola calcio per ragazzi ed è opinionista in una televisione privata durante gli incontri del Torino FC.
Hanno collaborato alla stesura del romanzo, fornendo le loro testimonianze, gli ex calciatori Ciccio Graziani, Eraldo Pecci, Renato Zaccarelli, Roberto Salvadori.
L’autore, Antonio Ferrero, ha utilizzato il cognome materno firmando l’opera come Antonio Cracas.

“Trent’anni dopo – Una storia da Lupi”

Il ‘78 fu un anno particolare per l’Italia e per molti giovani che prestavano il servizio militare.
Trent'anni dopo - Una storia da LupiQuesto libro narra gli aneddoti di una Banda, non armata (visti gli anni di piombo), nonostante i componenti portassero le stellette, perché effettuavano la leva presso il “78° Battaglione Fanteria Motorizzata Lupi di Toscana”.
La loro è una storia fatta di ansie, di passioni, ma soprattutto di burle.
“Trent’anni dopo” quegli stessi ragazzi si sono ritrovati ed insieme hanno rivissuto le emozioni di quand’erano ventenni: ossia quand’erano “Lupi”.
L’autore, Antonio Ferrero, per questa opera, utilizza entrambi i cognomi dei genitori firmando l’opera come Antonio Ferrero Cracas.